Una malattia gengivale consiste in un’infiammazione delle gengive, che appaiono gonfie, arrossate, irritate e facilmente sanguinanti.
Se correttamente e tempestivamente diagnosticata e trattata, lo stato di salute originario può essere ripristinato. Se invece la situazione si aggrava senza l’intervento dello specialista, la malattia può degenerare in parodontite, diventando irreversibile.
Vediamo i diversi stadi della malattia parodontale.
La Gengivite
La gengivite, primo stadio della malattia parodontale, è un’infiammazione dei tessuti gengivali, caratterizzata da leggero gonfiore della gengiva, arrossamento del bordo gengivale e facilità di sanguinamento mentre si spazzolano i denti. Inoltre è visibile un accumulo di placca batterica che ricopre i margini delle gengive.
La causa principale è rappresentata appunto dall’accumulo di placca sul bordo gengivale, che, se non correttamente rimossa con spazzolino e pulizia interdentale, produce tossine e provoca la gengivite.
Questo primo stadio della malattia gengivale è ancora reversibile, e solitamente è sufficiente una corretta igiene orale personale a base di prodotti specifici, oltreché la pulizia professionale dal proprio specialista ogni 4-6 mesi.
La Parodontite
La parodontite o piorrea invece, rappresenta uno stadio più avanzato e più grave della malattia parodontale.
L’infiammazione in questo stadio raggiunge una fase successiva: le gengive si ritraggono lasciando la base del dente scoperta ed indebolendo le strutture di sostegno del dente. Gli elementi dentali appaiono meno stabili, e si sviluppano tasche sotto il margine gengivale che intrappolano cibo e placca. Insorgono anche seri problemi di alitosi.
La parodontite è quasi sempre dovuta alla pre-esistenza di una gengivite non opportunamente diagnosticata e trattata. È fondamentale diagnosticare la malattia parodontale prima che progredisca in parodontite, in quanto la distruzione dell’apparato di sostegno del dente in questa fase è irreversibile, e può portare alla perdita dei denti.