La parodontite, o piorrea, consiste in uno stadio avanzato della malattia parondotale, nel quale i danni prodotti dall’infiammazione gengivale diventano irreversibili. Le gengive si ritraggono lasciando la base dei denti scoperta ed indebolendo le strutture di sostegno del dente, con il serio rischio di perdita degli elementi dentali.
Prevenzione
Di conseguenza si consiglia di valutare costantemente la salute delle proprie gengive e prendersi cura delle stesse con una corretta igiene orale, in maniera da prevenire o bloccare la malattia parodontale prima che sfoci in parodontite.
Cura
Ma se abbiamo raggiunto lo stadio della parodontite?
Come si pone rimedio a questa situazione?
Le fasi terapeutiche da seguire sono quattro:
- La diagnosi: tramite una serie di tecniche (sondaggio parodontale, radiografie, ecc.) si valuta l’entità del danno prodotto dalla piorrea, ossia profondità delle tasche parodontali e quanto rimane della struttura di sostegno del dente.
- L’etiologia: valutato il danno indotto dalla parodontite si procede a rimuovere i tessuti necrotizzati ed a levigare le radici, in maniera da favorire un naturale ri-attaccamento del tessuto gengivale al dente.
- La chirurgia: a distanza di 2-3 mesi dalla precedente fase si valuta la situazione del paziente, per predisporre gli eventuali ed opportuni interventi chirurgici necessari per contrastare la prodontite. Questi si possono classificare in diverse tipologie: la chirurgia ossea conservativa/resettiva; la chirurgia ossea ricostruttiva; e la chirurgia ossea rigenerativa.
- La conservativa: una volta intervenuti chirurgicamente è essenziale che la situazione venga mantenuta sotto costante monitoraggio. Per questo il paziente dovrà rimanere a stretto e continuo contatto con lo specialista, in maniera da valutare preventivamente eventuali riproposizioni della malattia parodontale.