La carie è una patologia multifattoriale ancora oggi molto diffusa. Batteri, zuccheri, il tempo di permanenza e le difese immunitarie sono i fattori che concorrono ad attivare la patologia cariosa. La Dott.ssa Rita Coniglio ci spiega quali sono le sue cause più comuni.
L’opinione generale è che siano solo gli zuccheri ad agevolare la carie ma in realtà il processo è molto più complicato. In poche parole i residui alimentari non rimossi per tempo agevolano la presenza di batteri cariogeni e questi a loro volta producono tossine e acidi e se la risposta immunitaria è debole, il danno è fatto. Il tutto deve realizzarsi in sequenza, senza che manchi nessun fattore.
Tutto questo può essere agevolato da altri fattori legati all’anatomia del dente e alla sua posizione, che può facilitare l’accumulo di placca e residui, e dalla tipologia del tessuto dello smalto. L’alimento più incriminato, alla base della patologia cariosa è la merendina: morbida, ricca di zuccheri o carboidrati e di facile consumo. Ed è proprio la consistenza degli alimenti, il contenuto e una cattiva igiene orale che portano al proliferare dei batteri cariogeni.
Non sono poi tante le regole per evitare che tutto ciò accada a noi e soprattutto ai nostri figli. Regole che bisogna comunque mantenere in tutto l’arco della vita:
- Spazzolare quotidianamente dopo i pasti e soprattutto la sera;
- Utilizzare filo interdentale;
- Utilizzare un buon dentifricio e collutorio al fluoro;
- Recarsi almeno due volte l’anno alle visite di controllo e alle sedute d’igiene orale professionale.