In un precedente articolo abbiamo avuto modo di spiegare perché il fluoro è presente in molti prodotti per l’igiene orale, ma quindi il dentifricio al fluoro fa male? La risposta è ovviamente no. Anzi, è molto importante che sia presente perché ha la funzione di favorire l’accumulo di calcio, favorisce la mineralizzazione dei denti proteggendoli dalla carie e, infine, aiuta a prevenire l’arteriosclerosi e malattie cardiovascolari.
La giusta dose di fluoro
È vero che il fluoro fa bene, ma non bisogna eccedere. La concentrazione massima di fluoro nei dentifrici, secondo la normativa europea, è 1500 ppm. Per gli adulti è consigliata una concentrazione compresa tra 1000 e 1500 ppm. Non c’è nessuna regola che imponga una concentrazione minima, infatti non è obbligatoria la presenza di fluoro nel dentifricio, seppure sia riconosciuta la sua importanza per la salute orale.
Per i bambini è consigliata una dose inferiore di fluoro. Esistono specifici spazzolini per i piccoli, che consentono di dosare correttamente il dentifricio. Nella gamma Emoform trovi Emoform® Kids al gusto mou e fragola, che contiene 500ppm di fluoro, una dose sufficiente per la cura della dentizione primaria.
Eccesso di fluoro: la fluorosi
La fluorosi è una patologia legata all’assunzione, protratta nel tempo, di un quantitativo eccessivo di fluoro. Il sintomo principale della fluorosi è la comparsa sui denti di chiazze bianco opaco, che poi diventano gialle o marroni. Quando l’intossicazione è grave può coinvolgere anche la corona dentale e indebolire lo smalto, tanto da intaccarne la superficie.
La fluorosi non può manifestarsi a causa dell’utilizzo del dentifricio, la cui composizione risponde a precise normative in materia di salute. Generalmente la fluorosi è causata dell’ingestione di acque ricche di fluoro oppure a causa di un sovradosaggio di integratori a base di fluoro.